I giornalisti e i comunicatori di
Borghi d’Europa hanno visitato la Valtellina, per inaugurare il percorso di
informazione che si snoderà fino a dicembre del 2018 ,per valorizzare e far
conoscere il territorio al di fuori dai suoi confini,in occasione delle
iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
L’incontro con l’azienda agricola
La Perla di Marco Triacca è avvenuta nel corso di alcune importanti degustazioni
svoltesi a Piacenza e a Verona al Vinitaly.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno saputo apprezzare l’eccellenza dei vini proposti ed hanno così deciso di includere l’azienda nel percorso d’informazione.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno saputo apprezzare l’eccellenza dei vini proposti ed hanno così deciso di includere l’azienda nel percorso d’informazione.
“La nostra azienda
vitivinicola-racconta Marco Triacca-, nasce nel 2009, a Valgella – Tresenda di
Teglio, uno dei cuori della famosa costa terrazzata coltivata a vigneto della Valtellina.Nel
2009, la produzione vinicola prende il via, partendo con 1,5 ettari di vigna,
tutti coltivati a varietà Nebbiolo.
Ad oggi abbiamo raddoppiato la
potenzialità produttiva, potendo disporre di 3,3 ettari di vigna. Alla
coltivazione della varietà Nebbiolo si è aggiunta anche la Pignola
valtellinese, una varietà autoctona a bacca rossa, vinificata in bianco per la
produzione dello spumante. La nostra azienda coltiva il primo vigneto in
Valtellina che ha adottato, fin dai primi anni '80, la sistemazione dei filari
a girapoggio, che permette una parziale meccanizzazione delle varie fasi colturali
del vigneto stesso, con significativi vantaggi gestionali. Questa soluzione ci
permette di sviluppare un nostro unico ed esclusivo sistema di allevamento
della vite che consente di esporre al sole la massima superficie fogliare della
pianta, con conseguente miglioramento qualitativo dell'uva.A questa soluzione
tecnica affianchiamo oggi un'altra
soluzione innovativa, con il graduale impianto in vigna dei "nuovi pali a
chiave di musica", per adattare maggiormente il nostro sistema
d'allevamento alle esigenze qualitative e paesaggistiche del territorio
terrazzato. “.
Carattere,determinazione, grande
passione : ecco il ‘trittico’ che Marco Triacca suggerisce ai giornalisti e ai
comunicatori di Borghi d’Europa, in visita ai suoi vigneti e alla nuova
cantina.
L’azienda propone i suoi vini
anche in Svizzera (Marco è di nazionalità elvetica).
Dalla metà del XVI alla fine del
XVIII secolo la Valtellina faceva parte della Repubblica delle Tre Leghe (ogg
Cantone dei Grigioni) e durante tale periodo la fama dei vini valtellinesi
raggiunge le corti europee, grazie alle relazioni diplomatiche intrattenute
dalla Confederazione svizzera con il resto del continente. E' di questo periodo
la maggiore espansione della superficie destinata alla viticoltura.
Vini di sicura eccellenza, quelli
di Marco Triacca. Il viaggio del gusto in Valtellina inizia col piede giusto!
Domenico Triacca
Domenico Triacca è una figura di
primo piano del panorama enologico nazionale e internazionale. A lui è
riconosciuto un ruolo di indiscusso pioniere ed innovatore della viticoltura in
Valtellina. Ad oggi
trasferisce al figlio Marco, come già avvenuto per lui da parte di suo padre,
un preziosissimo bagaglio di esperienze, lavoro, ricerca tecnico-enologica e
valori umani, prima ancora che professionali, assolutamente unico. Un'unicità
che ha radici ben salde nell'amore per il territorio valtellinese e per la
sfida eroica della viticoltura montana.
La viticoltura è un'arte che si
trasmette da padre in figlio, da generazione in generazione. Studio, lavoro e
interpretazione della varie fasi colturali nel vigneto sono di fondamentale
importanza per il risultato finale, sia qualitativo che quantitativo. Elementi
fondanti dell'importante lavoro di Domenico Triacca, durato anni nelle vigne di
famiglia e ora trasferito nella nuova azienda La Perla.
Un impegno di ricerca e
innovazione enologica che ha preso avvio già negli anni '70 ed ha portato oggi, proprio partendo dal vigneto di
Valgella, a migliorare il livello qualitativo delle uve attraverso una
selezione clonale del vitigno Nebbiolo, ad introdurre, non senza resistenze
"tradizionali", sempre a Valgella come primo vigneto in Valtellina,
la soluzione di coltivazione "a girapoggio". Sistemazione dei filari
ora diffusa e imitata in varie vigne della Provincia di Sondrio per i vantaggi
gestionali che favoriscono la coltivazione e la cura del vigneto, grazie alla
parziale introduzione della meccanizzazione.
A queste innovazioni, che
rappresentano sicuramente delle unicità per la viticoltura valtellinese,
Domenico Triacca ha inoltre unito lo sviluppo di un nuovo sistema di
allevamento della vite, oggi utilizzato dal figlio Marco
nella tenuta La Perla, che consente di esporre al sole la massima superficie
fogliare e di contenere gli interventi manuali. Tutto questo aggiornando le
operazioni di vinificazione alle nuove tecnologie di cantina.