mercoledì 18 novembre 2020

TORREFAZIONI E DINTORNI: IL CAFFE’ GUGLIELMO IN CALABRIA

 



 

 

Milano, 18 Novembre 2020- Nella visita gustosa fatta da parte di Borghi d’Europa da Sbunda, locale del gusto calabrese a Milano, dove è un must crearsi un panino gourmet attingendo a diverse prelibatezze calabresi, non poteva mancare il caffè per il dopo pasto, ed ecco Caffè Guglielmo, ottima realtà che esiste a Catanzaro dal 1943 per volere di Guglielmo Papaleo.

Oggi, in uno stabilimento posto sulla costa ionica nei pressi di Catanzaro, arrivano differenti tipologie di caffè da varie aree vocate del mondo, come Brasile e Vietnam, che vengono sapientemente lavorati coniugando innovazione ed artigianalità, per far risaltare poi il caffè nella tazzina.

Caffè Guglielmo è attivo commercialmente sia nel domestico che nel settore Horeca, proponendo sei diverse linee di caffè, macinato e in grani: 5 Stelle, Espresso Classico, Espresso Oro, Extra Bar, Caffetteria e la lattina Silver, cui si aggiungono quelle relative al Decaffeinato, al Biologico e al Caffè in Capsule.

Borghi d’Europa ha inserito Caffè Guglielmo nel suo progetto di comunicazione “Le Vie del Caffè”, dove naturalmente verranno raccontate altre realtà d’eccellenza come questa.

giovedì 16 luglio 2020

Franco Toros, la sua famiglia, i suoi vini del Collio a Borghi d'Europa.....



La rete internazionale Borghi d'Europa sviluppa il progetto 'Cormons, Terra della Sostenibilità',nel più ampio percorso de 'L'Europa delle scienze e della cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa
Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica) e da ESOF2020,Trieste Città Europea della Scienza.

Nel viaggio che giornalisti e comunicatori hanno fatto nel settore del vino, vi è stato l'incontro con
Franco Toros, viticoltore che, lasciatecelo dire con le parole di molti suoi Colleghi, rappresenta un
punto di eccellenza indiscutibile nel panorama enoico del Collio.
“ Non si tratta – commenta Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa-, di attribuire cappelli o
bicchieri o di fare le solite tirate a pagamento sulle aziende : ma di dire pane al pane e vino al vino !”
“Uomo dal temperamento schivo ama il silenzio e la compagnia della vigna, aggirandosi sempre tra i filari per prendersi costantemente cura di loro”.
Era stato il bisnonno di Franco,Edoardo, agli inizi del '900 a piantare le proprie radici a Novali,nel cuore del collio friulano : “...appena giunto in questa terra, con lungimiranza, seppe capire le sue vere potenzialità, e iniziò a lavorarla in un epoca in cui le famiglie contadine coltivavano un po' di tutto.”
L'arte del vino e della vigna gli è stata poi tramandata da papà Mario che, assieme allo zio Edoardo, imparò ad amare questi luoghi cesellando i vini con il sapere di antiche generazioni.
Il valore e l'importanza della famiglia sono un altro dei baluardi dell'azienda : “...la moglie Rosanna, cuore della famiglia (si sa che sono le donne a portare i pantaloni....); le ultime arrivate Eva, Cristina ed Erika, figlie di Franco e future cesellatrici dei suo vini; e lo zio Renato (ottimo norcino!), sempre pronto a dare una mano al fratello Franco. “

La stalla antica è stata trasformata in cantina e oggi, a ricordo di quei lontani periodi e delle fatiche degli antenati , resta un vecchio pozzo, dal quale è ancora possibile attingere acqua. Il tocco finale è stato dato da Franco, che ha voluto creare un angolo dove collocare le botticelle, per far riposare il vino al riparo dagli sbalzi della temperatura, scavandolo nel profondo delle colline di Novali.

“ Quel che mi ha colpito – commenta Bruno Sganga, giornalista eno-gastronomo, già coordinatore
delle iniziative editoriali di Luigi Veronelli-, nel corso dell'intervista multimediale presso l'Enoteca
di Cormons, è la forte determinazione e l'infinita passione di Franco per il suo lavoro : non ci sono
tentennamenti, vi è spazio solo per i vini d'eccellenza, senza se e senza ma”.

Ci sovviene il 'camminare la terra' di veronelliana memoria : “Dov'è Franco?” la risposta sarà sempre la stessa: “E' in vigna..... “

Il tempo vola e le interviste diventano un racconto nella Storia.
Oggi volevamo capire il personaggio.
Lui, ci è riuscito.A farsi capire, con autorevolezza!

Il prossimo appuntamento lo dedicheremo ai vini.
Tutto promette bene......

lunedì 6 aprile 2020

L'Antico Broilo : Prepotto per Eurovinum, il Paesaggio della Vite e del Vino



La prima settimana inizia in aprile e prevede, all'interno del Percorso Internazionale EUROVINUM, il Paesaggio della vite e del vino, la presentazione di Prepotto, terra dello Schioppettino.
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato le cantine, hanno
degustato il vino rosso che tanto piaceva a Luigi Veronelli, hanno instaurato buoni
rapporti con l'Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, che ha appena eletto
il nuovo Presidente, il giovane Mattia Bianchini.
E' nato così un percorso di informazione, con l'obiettivo di comunicare in contesti
'altri' i valori e la qualità di un territorio benedetto : la presentazione a Milano,Vetrina
del Gusto ; l'incontro a Prepotto di Millanta, l'iniziativa sulle tracce di Luigi Veronelli;
gli interventi ad ESOF2020 Euroscience Open Forum,Trieste Capitale europea della Scienza,
sui temi della sostenibilità ; la presenza in diversi appuntamenti internazionali che
Borghi d'Eyropa realizza nel corso del 2020.
La scelta delle aziende è stata fatta dai giornalisti, dopo un viaggio del gusto durato per oltre
due mesi.
 
La conoscenza di Massimo, dell'azienda agricola Antico Broilo è avvenuta alla antica
Trattoria Ferreghini, in quel di Dolegna del Collio.
Subito i viaggiatori del gusto hanno voluto degustare , con la cucina di carne di Roberto, lo
schioppettino di casa.
100% uve di Schioppettino, da vecchi cloni presenti in azienda, con fermentazione spontanea
con lieviti indigeni e 24 mesi in barrique- ci siega Massimo”-,L’ ANTICO BROILO ha sempre creduto sulle potenzialità di questo grandissimo rosso, lo Schioppettino, così netto è stato il tragitto che già da anni ha seguito solo la qualità. I vitigni da noi coltivati, non sono i comuni che vengono trovati ovunque ma, le tradizioni e il materiale genetico presente in azienda hanno fatto si che vengano selezionati soltanto i ceppi piu vecchi ottenendo così delle selezioni massali con caratteristiche praticamente uniche. Poche gemme per ceppo e l’equilibrato diradamento dei grappoli è il segreto della produzione di 40-50 quintali per ettaro, niente chimica in vigna come diserbo, ma puro lavoro manuale per eliminare le infestanti e garantire la piccola fauna di coesistere assieme alla pianta. La Raccolta dell’ uva viene eseguita da sapiente mani. Schioppettino di Prepotto? …beh, che dire… sarà la nuova denominazione del classico Schioppettino che se ottenuto e prodotto a Prepotto, potrà vantarsi di tale denominazione. Tutti i produttori sono ben intenzionati a portare avanti questo grande crù dando il massimo per rispettare il rigido disciplinare e garantire il rispetto delle tradizioni. Territorio, ecco, solo territorio e tanta passione nella nuova sottozona Prepotto.”
 
Un'azienda familiare, che coltiva sei ettari, seguendo una filosofia precisa.
 
" Il Vignaiolo- racconta Massimo-, è una delle figure centrali del vino contemporaneo. La sua esistenza è essenziale per assicurare al consumatore un vino che abbia un forte attaccamento al territorio. Il Vignaiolo coltiva la propria uva e quindi l'origine del suo vino è certificata dalle fatiche compiute in vigna e in cantina dal vigneron.

  • Tutto parte dalla campagna, da sempre abbiamo creduto alla produzione di un prodotto come una volta, ossia mantenedno le tradizioni di un tempo per non perdere tipicità e non buttare via i numerosi sacrifici che i nostri avi hanno tramandato in noi. Seguiamo molto la parte qualitativa della vite, rispettando i carichi di uva per ceppo. Siamo ad agricoltura ecocompatibile e biologica da sempre, agiamo nel rispetto del ecosistema usando solo rame e zolfo, ma ci stiamo preparando ad usare nuovi agenti prodotti con alghe e derivati non prodotti di sintesi.
  • Le vendemmie sono gestite solo da sapiente mani, dove noi seguiamo passo passo l’arrivo dell’uva in cantina, spiegando già in principio ai vendemmiatori le nostre esigenze qualitative. La cantina è la culla dei nostri vini dove dopo essere posti in barrique riposano per un periodo di 2 anni minimo.
Solo il tempo farà capire al consumatore le potenzialità del vino che abbiamo racchiuso nelle bottiglie rispettando le singole sfumature che le annate ci trasmettono.

La Vista
Profumo di terra, di buono, di territorio…sono questi i profumi di Prepotto.La vista e l 'olfatto è quel compromesso che, una volta entrati nella terra di Prepotto, ci aiuta ad individuare ciò che con il naso e con gli occhi ci coinvolge in questo Terroir.Prepotto è un piccolo paese immerso ed inserito nel verde dove il clima e la natura aiuta a preservare le spezie e le tipicità nel terreno, atto alla valorizzazione di questo Vitigno Storico ed Autoctono, lo Schioppettino.Dal 2008, dopo anni di duro lavoro grazie all Associazione Produttori di Schioppettino ha finalmente ottenuto per lo Stesso vitigno la denominazione di Crù o meglio Prepotto.Facendo cosi si è potuto unire la storicità del Vitigno con la bellezza e la peculiarità delle terre dove lui è nato. Pochi e piccoli produttori uniti con spirito.
L’ Olfatto
Dopo avervi accolto nel Territorio, facendovi chiudere gli occhi vi resterebbe l' Olfatto …profumi veri, genuini, di terra, spezie e profumi che cerchiamo di tramandare giorno dopo giorno e stagione dopo stagione, perche come ben sapete la bellezza di un vino è la Diversità, ogni vino ogni uva ed ogni territorio ha profumi suoi. Il nostro più bel compito è quello di preservare questi caratteri, renderli unici e tangibili, solo con passione e costanza. Tutte le nostre lavorazione sono nel rispetto del consumatore, usando bassi dosi di SO2, ottenendo così vini assai caratteristici e che esprimono tipicità senza snaturare il territorio. "
 

martedì 10 marzo 2020

Prepotto, Terra Europea della Sostenibilità

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa stanno degustando in questi giorni lo schioppettino
di Prepotto, declinato secondo le diverse sensibilità dei produttori locali.
Nel mentre l'Associazione Produttori dello Schioppettino di Prepotto elegge il suo nuovo Presidente,
un rinnovato interesse per questo vino semplicemente straordinario (che aveva 'stregato' anche Luigi
Veronelli), cresce e richiede nuove strategie unitarie di comunicazione.
"Nel 1977 il Consiglio comunale di Prepotto si riunì in seduta straordinaria, con all’ordine del giorno la difesa dello Schioppettino che stava scomparendo, deliberando all’unanimità la richiesta che fosse inserito almeno nell’elenco dei vitigni autorizzati, cosa che avvenne nel 1981.
Due anni dopo, il regolamento CEE 3582/83 lo incluse fra i vitigni raccomandati per la provincia di Udine e nel 1987 si ottenne la denominazione di origine.
Nel territorio di Prepotto, lo Schioppettino, chiamato anche “Ribolla nera” o “Pokalça”, è un vitigno che si è conservato nei secoli, sopravvivendo alle travagliate vicende politiche ed economiche che hanno interessato questa terra di confine e di contatto fra tradizioni agricole italiche, germaniche e slave."
Borghi d'Europa sviluppa un Percorso Internazionale chiamato 'Eurovinum,Il Paesaggio della vite e 
del vino', che ha lo scopo di creare degli itinerari di conoscenza e valorizzazione attraverso iniziative
destinate ad 'informare chi informa'.
Così verranno create nel corso del 2020 alcune occasioni di incontro con lo schioppettino : a Milano
in occasione di Milano,Vetrina del Buon e Bello Vivere ; a Trieste in occasione di ESOF2020 ; in
alcuni territori di Eurovinum (Delta del Po, Terre della Piave, Svizzera e Austria).
La scelta delle cantine sarà affidata al giudizio insindacabile dei giornalisti della stampa professionale, sottarendola alle pressioni locali e alle eventuali polemiche che, in questi casi, non 
mancano mai. 
Risultato immagini per immagini schioppettino di prepotto